domenica 23 maggio 2010

Perchè?


Perchè dover scegliere tra un ideale ultraterreno e un istinto umano?
Tra un amore spirituale e uno di carne?
Tra la voglia di donare ed il bisogno di ricevere?
Perchè una scelta di vita basata su motivazioni spirituali deve comportare una rinuncia A PRIORI a parti fondamentali di sè, come la sessualità?
Certo, seguire il bisogno dell'altro potrà portarmi a fare anche tagli dolorosi su di me. A quel punto vedrò, e deciderò ascoltando anche il mio corpo e la sua tenuta. Ma non a priori. Che se ne fa Dio della mia sessualità? Lui vuole la mia vita, non il mio sesso.

Perchè una cosa non può stare accanto all'altra, a compenetrarsi e confermarsi a vicenda?
Perchè il desiderio di seguire Gesù e dare la vita per lui deve diventare "sporco" davanti all'istinto naturale verso l'accoppiamento, che una scelta di celibato non potrà mai cancellare?
Io mi chiedo se sporchi siamo noi con le nostre passioni umane e divine, o quelli che usano le prime per nasconderci le seconde, per farci sentire indegni, lontani, sbagliati.

La vicenda dei preti pedofili di certo è ingigantita e strumentalizzata dai mass media. Ma non si può negare che sia un boomerang terribile che colpisce poprio i puri, i censori, i nostri confessori affezionati al 6° comandamento. Una battuta d'arresto, che ha obbligato anche la chiesa che riabilita i lebfevriani a dire: si, ho sbagliato.
Preti, ridateci il corpo, ridatelo a voi stessi. Cristo non è uno "sposo" e la chiesa non è una "sposa". Sono immagini da non prendere alla lettera, perchè il piano naturale dell'amore umano non è quello dell'amore soprannaturale divino.