domenica 9 ottobre 2011

Filo diretto con Maria

In ambito cattolico esistono due colonne portanti, apparentemente indipendenti, che procedono a braccetto da circa 200 anni. Si tratta da un parte del cosiddetto primato di Pietro, e quindi il ruolo del papa nella chiesa, dei suoi poteri e della definitività delle sue affermazioni; e dall'altra il ruolo di Maria, madre di Gesù, ma grazie alla Tradizione anche madre di Dio, madre della chiesa, Immacolata Concezione, Sempre Vergine, Assunta in cielo, Regina della pace, Consolatrice degli afflitti, Mediatrice della salvezza e tanto altro ancora...
Una storia tipica degli ultimi due secoli, dove dietro a queste due tematiche si gioca il futuro di problemi molto concreti: il potere e la donna nella chiesa.
La mia tesi è che abbinandoli insieme, si è tentato di risolverli l'uno con la forza dell'altro.

Il papa secondo Pio IX
Il papa nell'epoca moderna, mosso da eventi che mettono in discussione il senso della sua presenza,  necessita sempre più di sottolineare la propria autorità. Si tratta indubbiamente di una priorità molto stringente per tutti i pontefici del XIX secolo. Il Comunismo ateo, la fine del potere temporale, ma prima ancora la Rivoluzione Francese, e poi la nascita della nuova Europa in seguito alle scorribande napoleoniche, con le regole dettate dal Congresso di Vienna e anche in Italia, la voglia di diventare una nazione autogestita, senza più padroni, nè tiranni, che siano Borboni, Austriaci ...o lo stesso Stato della Chiesa. Tutto questo fa si che la chiesa venga liberamente e aspramente criticata e vista più alla luce dei suoi interessi politici che per la sua missione religiosa.
E' Pio IX il pontefice che segna un netto cambio di marcia. Un uomo certamente ispirato da una coscienza coerente e dalla forte spiritualità interiore che però a cavallo di un secolo che presentava tante provocazioni non seppe far altro che scegliere la via dell'arroccamento, dell'imposizione forzata e minacciosa della propria stessa autorità.
Lo fece con la promulgazione del famoso Sillabo, contenente l' "elenco dei principali errori del nostro tempo", dove a suon di anatemi si ribadiva il diritto divino della chiesa di mantenere le proprie prerogative, ereditate dall'impostazione medioevale. Lo fece definendo ed esercitando immadiatamente il dogma dell'infallibilità del papa nel Concilio Vaticano I. Lo fece politicamente, manifestando ogni possibile resistenza all'unità di Italia avvenuta suo malgrado nel 1861 e pochi anni dopo, con l'annessione all'Italia anche della città di Roma, ultimo avanposto rimastogli, dichiarandosi "prigioniero politico" dell'Italia. Prima ancora lo aveva fatto autorizzando un intervento militare del proprio esercito svizzero per placare i rivoltosi di Perugia. La storia parla di massacri e saccheggi ad opera di quell'esercito nel 1859.
Insomma, non sto a dilungarmi, ma diciamo pure che questo Pio IX non scelse di certo la strada della diplomazia per difendersi dagli attacchi dell'epoca moderna.
Il suo atteggiamento difensivo e di contrattacco con tutte le armi a sua disposizione (minaccie, interventi militari, anatemi...) utilizzò anche la strada dogmatica compiendo una forzatura di metodo di cui ancor oggi paghiamo le conseguenze. La forzatura consiste nel procedere con un accentramento della figura del papa che progressivamente, ed in contraddizione con la storia della chiesa, doveva diventare più importante del collegio dei vescovi e delle stesse definizioni conciliari. Non solo il papa diventa più importante del Concilio, ma la Tradizione diventa parimenti più importante della Scrittura. Si tratta di novità costruite negli ultimi secoli, non certo inventate di sanapianta, che però solo ora arrivano ad essere definite con tanta sicurezza.
Vale la pena soffermarsi un attimo.

Il papa sul Concilio e la Tradizione sulla Scrittura
L'infallibilità del papa, seppur ristretta a questioni di fede, rende di fatto superflua l'istituzione Conciliare che sempre la Chiesa dalle sue origini ha convocato per le questioni più importanti, in particolare per le definizioni dogmatiche. L'infallibilità inoltre divide ancor più una cristianità già divisa. E' un netto passo indietro, per non dire una dichiarazione di guerra, nel percorso ecumenico con ortodossi e protestanti; uno sberleffo per la società laica che avanza, ma allo stesso tempo anche un richiamo irresistibile per i deboli, per coloro che desiderano una guida forte e direttamente eletta da Dio. Ed in tempi in cui mezza Europa è affascinata dall'ideologia marxista, non stupisce che l'altra metà sia tentata da una idolatrìa uguale ed opposta.
Ma non è tutto. Pio IX suggella anche come secondario il riferimento alla Scrittura, che sempre era stato, almeno fino al Concilio di Trento, un'àncora irrinunciabile alla verità rivelata. E' di soli due secoli prima la scomunica a Galileo perchè quanto osservava con il binocolo non era conforme a quanto scritto nella Bibbia! La questione forse apparirà a qualcuno non particolarmente rilevante, ma invece lo è, perchè mentre la Scrittura è qualcosa di enigmatico, ma ben preciso, un punto fermo dal quale per un credente è severamente vietato allontanarsi, la Tradizione è invece qualcosa di mutevole e maggiormente influenzabile da ciò che si è sempre detto o sempre fatto.
"Questo aprirsi della teologia cattolica al concetto del divenire potrebbe avere un interesse imponente, se il progresso fosse veramente un progresso nella verità, se fosse orientato nel senso di una maggiore chiarezza evangelica, di una maggiore profondità della fede; o se consistesse nello sforzo onde riesprimere l'eterno messaggio nel linguaggio dell'umanità del nostro tempo, superando barriere culturali e sociali e incomprensioni antiche e recenti. Ma nel nostro caso è purtroppo evidente che il progresso è in realtà una involuzione, è un nuovo passo avanti per una via errata; ed è impressionante dover riconoscere che i tre soli progressi dogmatici compiuti dalla chiesa cattolica in un secolo hanno nome: immacolata concezione, infallibilità papale, assunzione di Maria Vergine. (...) Non fa meraviglia che il riferimento alla tradizione biblica e patristica assuma un'importanza secondaria" tratto da Giovanni Miegge, "La Vergine Maria, Saggio di storia del dogma", Claudiana.

L'Immacolata Concezione
Or bene, ci spieghiamo come accanto alla resistenza politica e talvolta pure armata, il papa ne mettesse in atto un'altra che alla lunga risultò molto più efficace. Si occupò cioè delle masse, più che dei governanti. E diede alla gente quello che la gente da troppo tempo non trovava più nella religione.
Ecco che durante i suoi 32 anni di pontificato avviene proprio nella Francia rivoluzionaria, l'apparizione di una "bella signora" a Lourdes ad una fanciulla del posto, alla quale dice di essere la Immacolata Concezione. Siamo nel 1858, appena 4 anni dopo la definizione dogmatica dell'Immacolata Concezione. Il fatto non era stato del tutto scontato: si trattava del primo dogma della storia della chiesa proferito senza una consultazione conciliare, un procedimento un pò discutibile... ma ecco che di lì a poco ci pensa la Madonna in persona a dare il suo benestare.
Tutti conoscono l'impatto emotivo dell'evento di Lourdes fino ai giorni nostri, la ricaduta di tale apparizione in termini di conversioni, guarigioni, miracoli. Certo entrava in campo una madonna nuova, senza più il bambino tra le braccia e tantomeno in procinto di allattare. Una madonna in candide vesti, simbolo di purezza giovanile e femminile, disposta ad elargire grazie e miracoli come neanche Gesù aveva mai fatto prima, e soprattutto pronta a confermare dall'al di là di quanto affermava il papa nell'al di qua.
Penso di non essere il solo, se osservo che nel momento in cui le masse venivano affascinate dalla possibilità di riscattarsi tramite ideologie atee, come quella comunista, o tramite la rivoluzione industriale che sovvertiva l'ordine familiare e retributivo, non poteva esserci contro mossa più efficace di questa da parte del mondo cattolico: una apparizione rivolta ai poveri, alle donne, una voce che dall'alto abbinava il lancio di un modello di credente al femminile, al timore reverenziale per il pontefice, vero Cristo in terra.

Perchè scegliere Maria, per ri-affermare il primato di Pietro?
I tempi erano maturi perchè le donne cominciassero ad uscire da un ruolo marginale e subalterno della storia.  Vi erano ormai tutte le condizioni sociali e culturali affinchè il mondo femminile prendesse coscienza di sè e dei propri diritti. In Francia, durante la Rivoluzione francese, le donne avevano sottolineato come i diritti di libertà, eguaglianza e fraternità fossero validi anche per il genere femminile. Durante la rivoluzione industriale il passaggio dal lavoro artigianale (che le donne avevano sempre svolto silenziosamente in casa e senza essere retribuite) alla produzione industriale fece sì che le donne entrassero in fabbrica come salariate. Ciò rappresentò, pur in mezzo a condizioni di lavoro vergognose, un primo passo verso l'indipendenza dall'uomo. Un primo passo che già si intuiva avrebbe in seguito portato a parlare di diritto al divorzio, al voto, ad una parità sociale a tutti gli effetti.
In Gran Bretagna la pubblicazione dell'opera "Schiavitù delle donne", del filosofo John Stuart Mill, influenzata probabilmente dalle conversazioni con la moglie Harriet Taylor Mill, richiamò anche dall'estero l'attenzione sulla questione femminile e portò alla concessione nel 1870, dei diritti di proprietà alle donne sposate. In seguito furono introdotte le leggi sul divorzio, sul mantenimento e sul sostegno nella cura dei figli. Vennero introdotti i minimi salariali e i limiti relativi all'orario di lavoro.
La questione femminile era insomma una tematica nuova e "bollente" sia sul piano sociale che su quello religioso, essendo la donna la figura portante di una certa immagine di famiglia. Una donna non più sottomessa al marito, con uguali diritti, con pretesa di gestire un suo salario, il voto, con minore disponibilità a curare la casa e a fare figli, non poteva passare inosservata.
Nei paesi cattolici ovviamente la Chiesa si oppose senza esitazione al femminismo, in quanto appunto riteneva che distruggesse la famiglia patriarcale. Ma l'opposizione in sè stessa non portò tanto frutto, mentre risulterà molto più efficace l'introduzione di un elemento nuovo, capace di trainare la spiritualità popolare, convogliare le folle fatte soprattutto di donne bisognose di un modello femminile senza modificare il loro ruolo in una società maschilista, e riaffermare allo stesso tempo il filo diretto tra cielo e terra rappresentato dal sommo pontefice. L'elemento nuovo, come già detto, fu quello dell'Immacolata Concezione.
Pio IX dunque seppe cogliere l'insoddisfazione del mondo femminile e domarla come meglio si poteva con la figura di Maria. Aveva dei motivi risalenti all'infanzia che stavano alla base della sua personale venerazione per la madonna, infatti oltre ad averlo segnato già nel nome di battesimo (si chiamava Giovanni Maria Mastai Ferretti) si considerava letteralmente miracolato dall'epilessia nell'infanzia per l'intervento diretto della madonna.
Ecco che ci spieghiamo come nel giro di pochi anni siano accaduti fatti estremamente importanti che legano la figura di Pio IX a quella di Maria, con un legame che non si era mai visto prima e che sarebbe rimasto in eredità a tutti i papi ed i vescovi futuri che si rispettino. Abbiamo dunque la proclamazione dell'Immacolata Concezione nel 1854, la nascita dello Stato Italiano nel 1861, il Sillabo nel 1864, la breccia di Porta Pia nel 1870, come pure Il Concilio Vaticano I con la definizione dell'infallibilità del papa sempre nel 1870, e la promulgazione del famoso “Non expedit” nel 1874, con il quale  si sconsigliava la partecipazione di ecclesiastici e cattolici alla vita politica del neo stato italiano.

Questo Papa e questa Madonna sono davvero cattolici?
Non intendo fare lo storico. Sono andato a sfogliare qualche libro non per curiosità fine a sè stessa, ma partendo dall'oggi. E' la Madonna di oggi che mi pone domande. Da dove viene? Perchè quello sguardo acqua e sapone, senza rughe, eterna sedicenne senza forme? Perchè è sparito il bambino dalle sue braccia, le sue vesti sono diventate candide e bianche, le mani giunte? Perchè tante chiese a lei dedicate, tanti santuari, tante apparizioni, messaggi, lacrime, sangue... Perchè ogni documento papale e anche di congregazioni e gruppi di vescovi fanno riferimento a Maria, alla sua intercessione, alla sua protezione materna? E' davvero "cattolico" tutto questo? Aiuta l'avvicinamento alle chiese protestanti? Nelle Scritture e nel cristianesimo nascente era così importante la figura della madre di Gesù?
Beh, sarò blasfemo, ma credo che dietro a questo binomio "Papa-Maria", con un rafforzamento da parte di Maria della figura del papa ed una conferma da parte del papa della vocazione tradizionale della donna (casalinga, moglie, madre, o vergine consacrata), ci sia una idea di famiglia da proteggere, un'idea di donna, di matrimonio e di vocazione alla consacrazione, da risollevare. E' questo che interessa, questo è il compito assegnato alla Madonna dalla chiesa. Solo a titolo esemplificativo si provi a leggere questo testo magisteriale e mi si dica se mi sto sbagliando di molto:

Oggi, più ancora che nei tempi passati, i fedeli devono ricorrere ai mezzi che la chiesa ha sempre suggerito per condurre una vita casta: la disciplina dei sensi e della mente, la vigilanza e la prudenza per evitare l’occasione del peccato, la conservazione del senso del pudore, la moderazione nel godimento, le sane distrazioni e la preghiera assidua ed infine devono accostarsi frequentemente ai sacramenti della penitenza e dell’eucarestia. Soprattutto i giovani devono vivere con impegno la venerazione della Madre di Dio, preservata da ogni macchia di peccato originale, e seguire l’esempio della vita dei santi e di altri, in particolare di quei loro fratelli nella fede che si sono distinti per una casta purezza. Tutti devono avere in considerazione soprattutto la virtù della castità ed il suo raggiante splendore.
Congregazione per la Dottrina della Fede, 29 dicembre 1975

Se mi sono dilungato su Pio IX non è per riaprire un capito di storia, ma perchè oggi siamo ancora in quella situazione partita da lui, imbevuti di quella spiritualità e di quell'idea di papa, di madonna, e di donna. Pio IX, non dimentichiamolo, è stato proclamato beato nel 2000, da quel Wojtila che è stato il papa più mariano degli ultimi secoli, il cui motto papale era "Totus Tuus" (rivolto a Maria) e durante il cui pontificato si è verificata una vera esplosione di apparizioni e statue della madonna miracolose. Wojtila è quello stesso pontefice che nel 1988, pochi anni dopo la legge italiana sul divorzio e sull'aborto, firma la Mulieris Dignitatem, il documento ecclesiale che in tempi moderni riaffronta la questione femminile esattamente come lo avrebbe affrontato Pio IX, con la sola introduzione della finta novità in cui si esalta la donna per il suo "genio femminile". Finta novità, perchè questo "genio" alla fine altro non è che una "naturale disposizione sponsale" che non significa altro, ancora una volta, che un richiamo a diventare moglie e madre, o madre in senso spirituale tramite la consacrazione verginale.
Mi si dirà che di fronte agli innumerevoli miracoli mariani solo chi non vuol vedere continua testardamente a non credere. Io rispondo che parimenti solo chi vuole credere, crede. E che una fede che si impone con evidenze tangibili non è più fede.
Sono decine di migliaia ormai, i messaggi che regolarmente la madonna rivela ad alcuni veggenti a Medjugorie dagli anni '80. Si può continuare a sopportare questa continua intrusione del divino nella storia? Se interviene, perchè anzichè venirci a dire quel che sappiamo già (pregate, convertitevi, obbedite al papa...) non dà una regolata a terremoti e tsunami? Perchè non fa finire le guerre? Perchè non fa nascere tutti sani e non elimina tumori e incidenti? Se non lo fa è perchè non è questo il suo modo di intervenire. Non è miracolandoci continuamente che pensa di amare questo mondo. Non è l'intrusione il suo metodo! E allora a che servono tanti presunti interventi dall'al di là? E perchè poi usare Maria e non intervenire direttamente? Non sarà che qualcuno se ne sta approfittando della buona fede di milioni di persone? E non sarà che con tutto il rispetto per chi in certi santuari si converte davvero e davvero si guarisce e cambia vita, dovremmo fare un passo indietro nei confronti di una Madonna che nel vangelo tace, sta nell'ombra e di cui gli evangelisti non trovano interessante descrivere il parto, la scelta di verginità, la mancata morte e l'assunzione in cielo?